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Montagne del Friuli© 2004
 
 
Realizzato da Giuseppe Viviani
Pubblicato     il: 22-02-04
Aggiornato   il: 14-10-08

RIFUGIO MALGA CASON DI LANZA
Il rifugio, di proprietà del comune di Arta Terme, sorge a passo Cason di Lanza, spartiacque tra il torrente Pontebbana ed un affluente del rio Chiarsò; il curioso nome del passato pare derivi dalle lance ritrovate nella zona e risalenti al 1478, data in cui le popolazioni locali fronteggiarono i Turchi in una storica battaglia. Il toponimo della località, “Zuc de la Guardie” – letteralmente – gioco della guardia -, rimanda al ruolo strategico che il luogo aveva come via di accesso al territorio carnico, tanto da essere costantemente sorvegliato da sentinelle e guardie. Una visita a Cason di Lanza, significa quindi fare un’incontro con la storia e con la gente carnica e, allo stesso tempo, permette di osservare da vicino la natura incontaminata della sua terra che ben si esprime in fiori rari e stupendi come la stella alpina, la genziana, la regina delle alpi. Sicuramente da visitare i possenti massicci circostanti dello Zermula, della Crete di Aip e del Monte Cavallo, mete alpinistiche molto remunerative e facili da raggiungere attraverso vari sentieri, più o meno difficoltosi.

 

 
Alpi Carniche - Monte Zermula  m2143
1 Settembre 2007
 

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Cason di Lanza, inizio trekking

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Nei pressi della Forca di Lanza

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In primo piano Zuc della Guardia e sullo sfondo Creta di Aip

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Nei pressi della ferrata, in vista della vetta

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Cason di Lanza al rientro, meritata birra in rifugio

Malga Cason di Lanza - Cima monte Zernula

  • Passo Cason di Lanza (1552 m)
  • Forca di Lanza (1831 m)
  • Cima est Monte Zermula (2129 m)
  • Cima Zermula  (2143 m)
  • Passo Cason di Lanza (1552 m)

    Da Udine si raggiunge  Amaro in autostrada e si procede sulla statale 52b carnica che porta  al passo di Monte Croce Carnico. Raggiunto Imponzo giriamo a destra entrando nella splendida Val d'Incarojo che ci conduce a Paularo, entrati in paese quasi all'altezza del distributore di benzina svoltiamo ancora a destra  verso Misincinis, da dove si prosegue verso la successiva frazione di Ravinis, prima di questa si svolta a sinistra fino ad incrociare la vecchia strada che prosegue ripida e stretta fino al Cason di Lanza.

    Dal passo ci si dirige verso la vicina ex casermetta della Guardia di Finanza dove a destra inizia il sentiero n° 442a, ci inoltriamo nel bosco fino a raggiungere un pianoro acquitrino, lasciamo a sinistra il Zuc della Guardia. Costeggiando a destra l'acquitrino, il sentiero comincia a salire più marcatamente fino ad superare un cartello con l'indicazione per la ferrata del Zuc della Guardia per uscire sulla forca di Lanza (1831 metri); bellissimo panorama sui monti di Paularo.

    Seguiamo le indicazioni del segnavia n° 442, è molto facile vedere le  marmotte che hanno scavato in quantità le loro tane, proseguiamo   guadagnando così un ripiano con resti di trincee, poco dopo il sentiero si divide, a sinistra si prosegue per la via normale che faremo in discesa mentre a destra c'è una traccia (non segnato) che sale in direzione delle rocce.

    Arrivati a ridosso delle rocce si continua a salire passando accanto a una galleria e ad un grande masso con iscrizione del 1916. Da qui si prosegue lungo resti di scalinate e camminamenti scavati nella roccia che conducono ad una piazzola fortificata. Si incontrano evidenti segnalazioni verdi che vanno seguite ancora sulla destra. Queste conducono in breve sul filo di cresta dove ha inizio la suggestiva traversata lungo i resti di trinceramenti che si trovano poco sotto il versante nord.

    I manufatti sono ancora ben conservati e consentono di visitare anche qualche fortificazione con feritoie. Sempre guidati dai segni verdi che aiutano ad individuare i passaggi più agevoli lungo il crinale, in alcuni punti anche stretto, guadagnando infine la cima est del monte Zermula (m 2129). Sulle sue cime si combatté durante la prima guerra mondiale, sono ancora ben visibili  i segni che il conflitto ha lasciato sul territorio.

    Dall'anticima le indicazioni  proseguono ancora fino a un’ultima freccia verde che segnala di scendere a sinistra su una mulattiera più bassa. Facendo la massima attenzione a non far cadere sassi sul sentiero sottostante, si scende fino ad arrivare ad un intaglio erboso nei pressi del quale termina anche la ferrata del versante nord. Dall’insellatura, per il facile pendio erboso, si raggiunge così la vetta del monte Zermula (m 2143, grande croce, libro di vetta e panorama a 360°).

    Per il rientro  si segue il sentiero n°422, lasciando a destra la cappella  a ricordo del battaglione Susa, seguendo la mulattiera fino a incrociare il sentiero che abbiamo preso in salita quando abbiamo abbandonato la via normale, proseguendo fino a Cason di Lanza.

    Tabella Descrittiva
    Ubicazione: Alpi Carniche
    Punto di Partenza: Rifugio Malga Cason di Lanza 1552 m
    Punto di Arrivo: Monte Zermula  2143 metri
    Sentieri: 442a, dopo non segnato ma evidente
    Dislivello: 700 metri circa
    Difficoltà: (EE)
    Periodo: Settembre 2007
    Carta: Tabacco n° 09
    Equipaggiamento: Normale di montagna

     

     

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