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Montagne del Friuli© 2004
 
 

Realizzato da Josè

Pubblicato     il: 22-02-04

Aggiornato   il: 16-09-08

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Bivacco Bianchi 1712m - 16 Ottobre 2005 - Alpi Carniche
 
 
Per il Sentiero 450
Il bivacco Giuseppe Bianchi è situato al di sopra di un piccolo dosso ai margini della conca erbosa che costituiva il pascolo di casera Chiavals. E' un frequentato punto di appoggio per le traversate nel selvaggio gruppo dello Zuc del Bor. L'accesso più breve è quello che sale dalla Val Alba.
 
Informazioni
Sentiero: 450
Ubicazione: Alpi Carniche
Punto di Partenza: Parcheggio su strada della Val Alba, 1050m
Punto di Arrivo: Bivacco Bianchi - 1.712 metri
Punti di appoggio:  
Dislivello: circa 662 metri
Difficoltà: E = (Escursionistico) percorso su sentiero o mulattiera ben tracciati e segnalati. Richiede comunque attrezzatura adeguata e allenamento.
Periodo: da giugno a settembre
Carta Tabacco: 018
Equipaggiamento: Attrezzatura adeguata
Tempo 2 ore
 
Notizie

Da Moggio Udinese risalire la rotabile della val Aupa imboccando quasi subito a destra il bivio per Pradis poco dopo il primo ponte. Superata la piccola frazione si prosegue per Drentus e Virgulins facendo attenzione, dopo alcuni tornanti, alla deviazione a destra per il rifugio Vualt (segnalazioni).

Dopo aver doppiato il costone del Masereit se ne risale il suo fianco orientale raggiungendo il termine del tratto consentito ai veicoli (m 1055, comodo parcheggio sulla destra).

Dal piccolo spiazzo si imbocca il segnavia CAI n.450 che prende a traversare alto sul vallone del rio Alba in una rada boscaglia.

Il sentiero CAI 450 prosegue a sinistra mentre quello per il bivacco costeggia per un tratto il greto del Rio Alba, poi lo si attraversa e sale nella faggeta fino a incrociare il sentiero CAI 428 proveniente dal Rifugio Vualt.

Seguendo tale sentiero verso destra si sale fino al limite del bosco e poi con numerose svolte tra i mughi fin sotto salti di roccia, che si evitano piegando a sinistra.

Poco dopo, un ardito passaggio scavato nella roccia, esposto ma assai ampio, taglia la parete rocciosa consentendoci di raggiungere terreno più agevole alla base di un pendio erboso (in una nicchia della parete è stata sistemata la statuetta della Madonna che un tempo si trovava sulla vetta dello Zuc del Bor). Con una ultima serie di larghe svolte si risale la conca guadagnando in breve il dosso ove è ubicato il bivacco Bianchi (m 1712), affacciato sui monti della val Aupa.
 

 

 

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Parcheggiata la macchina si parte

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Il passaggio più impegnativo

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Io e sullo sfondo Cima Cjavalz 2098m

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Dani e il Bivacco Bianchi

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Contemplando il paesaggio


Per quanti monti io abbia visti, niente uguaglia le Giulie.
"Julius Kugy"